Sono sempre stato una persona che tiene tutto dentro e non esterna mai i propri veri sentimenti.
Certo, sono (molto) incline alla rabbia e spesso alla rabbia cieca. Sono frustrato e non so perché, sono irritabile e iroso, scontroso e malmostoso, se succede una qualsiasi piccolezza sono inavvicinabile per le ore successive.
Ma nonostante ciò, non ho mai davvero esternato cosa provo.
Solo di recente, grazie alla mia ragazza provo ogni tanto ad aprirmi un po’ di più, ma è un percorso lungo e difficile, e diventa frustrante anche per lei ogni giorno di più.
Mi sto autosabotando, come al solito, mettendo a rischio una relazione che per me è la più importante.
Ma ho iniziato a meditare da qualche giorno, e ieri sera, mentre cercavo di cambiare leggermente posizione essendo io più incriccato di un novantasettenne paralitico, ho avuto la rivelazione: non esterno mai nulla perché ho paura di scoprire che non sono come mi vorrei.
È talmente banale che fa male.
Come ho potuto non arrivarci prima?
Inconsciamente lo so che non sono come vorrei, o non tenterei ogni volta di cambiare qualcosa di me, e non me la prenderei tanto per ogni più piccolo fallimento, ma non pensavo che da ciò dipendesse anche la mia avarizia di esternazioni emotive.
Ora non mi resta che scoprire come cambiare. E che ci vuole…